Certe polemiche non finiscono e non devono neanche fare giri particolarmente lunghi per tornare di attualità. Per quella sul numero di scudetti basta aspettare gli ultimi mesi di ogni stagione.
E' una faida prevalentemente bianco-nerazzurra anche se in questo periodo i più accesi sono i tifosi milanisti scavalcati nell'albo d'oro ufficiale.
Parlando a Fanpage, il tifoso interista Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, ha lanciato una stoccata a tutti i critici, senza specificare di quale fede, ma visibilmente diretta ai rivali di sempre:
RIMASTI AL 2006
"Direi che qualcuno è fermo lì, ma è sempre un pretesto per distogliere lo sguardo dal merito da riconoscere i vincitori.
Nel corso della stagione c'è stato un certo tipo di narrazione che aveva come unico obiettivo quello di distogliere lo sguardo dal riconoscere i meriti all'Inter, al lavoro di Inzaghi e a quello che ha fatto, con argomentazioni che sono cambiate via via nel corso del tempo"
ULTIMA CARTA
"Quando queste sono superate e non tengono più alla prova dei fatti, l’ultima carta da giocare quella che ti resta è quella. A me viene da sorridere perché quando l'Inter vinse nel 2010 la Champions League uno dei temi che venivano sbandierati per togliere valore a quella vittoria era il fatto che non ci fossero gli italiani
. Oggi l'Inter credo sia una di quelle che da più giocatori alla Nazionale ma questo non è più un valore. Questa cosa è la dimostrazione che quando si vuole attaccare, fare polemiche, se quello è l'unico obiettivo, ci si attacca a tutto
SCARSA CULTURA SPORTIVA
"Durante l'anno i pretesti sono stati tanti e sono stati sconfessati dai numeri, perché le statistiche dell'Inter sono impressionanti e non c'è nessuna possibilità di negare quello che sta facendo questa squadra. Ci si va ad attaccare piuttosto al 2006 o magari ci si andrà ad attaccare allo scudetto del passato.
Una scusa e un pretesto per togliere valore alle vittorie degli avversari perché c’è una scarsa cultura sportiva: basterebbe dire ‘bravi, avete vinto, complimenti’. Punto, stop, fine dei discorsi. Anche il giornalismo sportivo si è appiattito molto su questo e non è bello da vedere".
Prossimo appuntamento a maggio (speriamo per il bene del Campionato non di nuovo ad Aprile), c'é da scommetterci.