Buffon: "Quando Ronaldo mi segnò in rovesciata gli feci una domanda e lui mi rispose cosí"

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Buffon: "Quando Ronaldo mi segnò in rovesciata gli feci una domanda e lui mi rispose cosí"

Gianluigi Buffon parla a Trento durante il festival dello Sport organizzato da La Gazzetta dello Sport: "Conte? Gli voglio un bene dell'anima, è stato mio compagno di squadra, mio capitano e poi mio allenatore. Lo conosco come persona e professionista, ha alto grado di professionalità e correttezza verso il gruppo. Non dorme la notte se la sua squadra non capisce cosa chiede. I tifosi? Li capisco se ci rimangono male ma Antonio va stimato perchè ha dato tutto per la Juve e ha ottenuto risultati. Le scelte si possono discutere ma quel che ha dato e ricevuto dalla Juve è qualcosa di importante. Lui è sicuramente l'allenatore più duro, Sarri il più pignolo".

SU RONALDO - "Dopo la rovesciata gli chiesi quanti anni avesse e mi rispose: '33, non male vero?'. Pensai 'che figlio di...'. Se non li puoi combattere, unisciti a loro. A proposito di fenomeni, ecco perchè ho accettato il Psg. Se non stai con i migliori, fai fatica a capire cosa significa essere un campione. Cristiano è un ragazzo a modo, interagisce con i compagni, è stata una piacevole scoperta. Pallone d'Oro? Se lo vince è perché la Juve ha conquistato qualcosa di importante. Sarebbe anche ora". 

AutoreLuigi
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