"C’era una volta la Juve di Pogba, di Vidal, di Pirlo e della riserva Marchisio. E il francese è da anni un obiettivo dei bianconeri, sarebbe un’operazione onerosissima. Ma esistono anche vie di mezzo. Lo stesso Manchester United, per esempio, ha preso per 40 milioni Van de Beek dall’Ajax. Invece alla Juve è arrivato McKennie, una finta scommessa, quindi un finto affare".
"Non sappiamo se McKennie resterà normale oppure diventerà un centrocampista di primo livello. È però evidente che non si tratta di una scommessa: 4,5 milioni per il prestito (quindi a fondo perduto), 18,5 per l’eventuale riscatto (che diventerà obbligatorio se giocherà il 60% delle partite), 7 di bonus (saranno probabilmente raggiunti)".
"Fatti due conti facili, se McKennie si dimostrerà un giocatore forte, degno della Juve, allora sarà pagato 30 milioni. In linea con il suo valore, dunque. E allora, che scommessa vinta sarebbe questa?".
Il giornalista Stefano Agresti ha commentato il mercato della Juve, e il nuovo acquisto McKennie attraverso un editoriale per ilBianconero.
Il centrocampo bianconero è negli anni deteriorato: a partire dall’addio del “Maestro” Andrea Pirlo e Arturo Vidal (entrambi nell’estate 2015 post-Berlino), Pogba (2016) e Marchisio (2018), la Juventus non è riuscita a sostituirli all’altezza. L’investimento per Pjanic (32 milioni nel 2016) è stato positivo, chiaro, ma non certo decisivo, senza dimenticare Bentancur, Matuidi e Rabiot, per risollevare le sorti di un reparto in declino.
Siete d'accordo con Agresti?
