Nelle scorse ore in un'intervista ai microfoni del Corriere della Sera è intervenuto l'ex capitano nerazzurro Beppe Bergomi, che ha fatto un bilancio di quanto ottenuto dall'Inter quest'anno, e non solo.
I meriti dell'Inter
"Adesso si dà tutto per scontato, ma dietro a quanto ottenuto quest'anno c'è un grandissimo lavoro, che dura da 4 anni: dobbiamo rendere merito all'Inter che ogni volta si è reiventata e ha perso tani campioni, ma ha sempre ripreso a vincere come prima.
"Nuovo ciclo alle porte? Ci siamo già dento! Due Scudetti in 4 anni più le coppe vinte, e la finale di Champions League con l'Inter che ha giocato da protagonista. Non sono risultati casuali."
Il 'Bergomi' di oggi
"Chi è il Bergomi di quest'Inte? Qualcuno pensa a Bastoni, un giocatore eccezionale ma più tecnico di me sicuramente. Io dico Acerbi, per l'attenzione e la concentrazione mi assomiglia. Quand'è arrivato dalla Lazio c'erano i mugugni, ma io rispondevo a tutti: questo c'ha le palle!
La crescita di Lautaro
"Simbolo del 20° Scudetto? Scelgo sicuramente Lautaro Martinez. Gli anni scorsi quando non segnava si intristiva, adesso è davvero utile alla squadra comunque: prende botte, va a sedare le risse. È un leader speciale."
Obiettivi in Champions
"L'eliminazione dalla Champions League di quest'anno non la vedo come un disvalore, anche perchè la testa è stata dall'inizio al campionato. E poi l'Inter non è ancora al livello di Manchester City o Real Madrid, ma ci può sicuramente arrivare negli anni."
I Nerazzurri quest'anno si sono dimostrati i migliori in Serie A dominando dall'inizio del campionato, e grazie ad una rosa formata da giovani talenti e giocatori più esperti possono ambire a continuare a vincere i prossimi anni.