"Doveva essere esonerato un anno fa": Pioli, Ibrahimovic e Cardinale, Criscitiello attacca il Milan

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"Doveva essere esonerato un anno fa": Pioli, Ibrahimovic e Cardinale, Criscitiello attacca il Milan

Michele Criscitiello nel suo editoriale su Sportitalia ha criticato pesantemente il Milan e la gestione degli ultimi mesi. Nel mirino è finito soprattutto Stefano Pioli, ma non solo, con una piccola provocazione anche sulla prossima guida tecnica.

Su Pioli

"Bastano i 180 minuti con la Roma per salutare Pioli e indicargli, gentilmente, la strada di casa. Più grave, però, è che la società non se ne fosse accorta fino a quel momento e abbia deciso di silurarlo solo per la figuraccia in Europa League. Invece, come scriviamo da mesi, il futuro a prescindere non poteva essere con Pioli".

Squadra ridimensionata

"Il Milan esce ridimensionato da questa stagione che non poteva essere considerata positiva solo per un secondo posto e per qualche partita vinta con Lecce, Verona e Fiorentina. Questa squadra non è mai stata in corsa per nulla e anche con il piano B dell’Europa League ha rimediato una figuraccia che nessuno poteva ipotizzare".

La provocazione sulla panchina

"Pioli doveva essere esonerato un anno fa, insieme a Maldini, da lì bisognava ripartire senza perdere un anno. Adesso c’è grande incertezza sul futuro e se i nomi sono quelli che circolano meglio pagare la pensione a Sacchi e metterlo in panchina, affiancandogli Ramaccioni team manager e Vittorio Mentana a fare l’ufficio stampa con Pippo Sapienza".

Critiche a Cardinale e Ibra

"Cardinale dice che vuole costruire un Milan vincente ma deve fare i fatti e fare chiarezza sui ruoli in società. L’arrivo di Ibra ha portato solo confusione. Il ruolo di Furlani va spiegato: si occupa di calcio o di azienda? L’allenatore lo sceglie Ibra, Furlani, Moncada o votiamo in base all’umore dei tifosi? Troppe anime in una società non fanno bene. Zlatan se non decide l’allenatore dovrebbe dimettersi perché uno come lui deve incidere e decidere. Se deve fare l’uomo immagine è messo male. Tanto vale che prendesse il posto di Mino Raiola e si metteva a fare un altro mestiere. Intanto stasera il Milan può consegnare lo scudetto all’Inter. Uno schiaffo morale, niente di più.

Il Milan questo schiaffo se lo merita. Il tifoso milanista non può essere come un classico tifoso della Salernitana. Lo scorso anno la Salernitana rovinò la festa al Napoli che vinse una settimana dopo a Udine. Il Milan non può godere di queste piccole vittorie; roba da deboli. Che l’Inter vinca e festeggi. Il Milan deve pensare a ricostruire una squadra vincente e uno staff tecnico all’altezza. Una pazza idea per la società: ovviamente non è una notizia ma un folle suggerimento".

Consiglio per la dirigenza

"L’Inter ha vissuto le sue fortune con Marotta. Il Milan ha bisogno di un leader. Un nome? Adriano Galliani. Certamente non ha più 50 anni ma il club deve tornare a prendere potere in Lega. Galliani ce l’ha. Deve costruire lo stadio e serve potere in politica. Galliani ce l’ha.

Il Monza di Berlusconi rischia di diventare il Monza degli stranieri al 70% e al netto che Galliani ama il Monza, ama anche il Milan. Cardinale farebbe un capolavoro a chiudere Galliani Amministratore Delegato, Ibra Direttore tecnico e Antonio Conte in panchina. Questo sì che sarebbe un Milan pronto a vincere tutto".

Un attacco pesante a tutto il Milan e alla gestione scellerata degli ultimi mesi che deve portare a profonde riflessioni per il presente e per il futuro. Non si può continuare a campare alla giornata e la scelta di cambiare Pioli solo per l'eliminazione in Europa League dimostra proprio ciò.

Il tecnico è arrivato a fine ciclo e questo lo si era già capito mesi fa, a prescindere da quello che era il cammino europeo.

AutoreArmando ArenielloFonteSportitalia
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