Il Milan non ha regalato gioie ai tifosi durante la missione europea, uscendo dall'Europa League, ai quarti della competizione, per mano dei giallorossi di De Rossi.
La prestazione dei rossoneri è stata disordinata e confusa, trovandosi già sotto di due gol dopo soli 22 minuti di gioco.
Colpa di Pioli? Forse un cambio di allenatore è quello che serve al Milan al termine della stagione, in particolare per 3 motivi:
1. Mancanza di risultati chiave
Il Milan ha faticato ad ottenere risultati significativi nelle fasi cruciali della stagione.
L'eliminazione dall'Europa League, il 5-1 nel Derby, fuori ai gironi di Champions, risultati altalenanti e la sconfitte recenti contro la Roma sono solo chiari esempi di partite importanti in cui la squadra non è riuscita a emergere.
Un cambio di allenatore potrebbe portare una nuova prospettiva e una maggiore capacità di ottenere risultati in partite decisive.
2. Problemi tattici evidenti
Le recenti partite hanno mostrato evidenti lacune tattiche nella squadra del Milan.
Difesa vulnerabile, mancanza di creatività in attacco e difficoltà nel gestire le partite sono solo alcune delle problematiche evidenziate. Un nuovo allenatore potrebbe portare idee fresche e strategie più efficaci.
3. Leader scarichi
Alcuni giocatori chiave del Milan sembrano non essere al massimo delle loro capacità nelle ultime partite.
Questo potrebbe essere dovuto a diversi fattori, tra cui la gestione tattica dell'allenatore o la mancanza di motivazione. Un nuovo allenatore potrebbe essere in grado di ravvivare lo spirito della squadra e far emergere al meglio i leader.
Nell'ottobre del 2022 il Milan ha rinnovato il contratto di Stefano Pioli fino al 2025, rendendolo uno dei più pagati della Serie A con uno stipendio da 4.1 milioni netti l'anno (più bonus), ma è chiaro che così non si può continuare.
