Un anno complicato
"Sono stata su ogni giornale di ogni Paese per molto tempo e non mi sentivo affatto a mio agio. Alcune persone nel calcio volevano trattarmi come se avessi sbagliato qualcosa, quando era chiaro che stavo solo facendo il mio lavoro."
"È impossibile passare attraverso qualcosa come quello che ho passato io per un anno della mia vita, e non uscirne cambiato: ma non mi ha scoraggiato. Avevo bisogno di una pausa, avevo bisogno di godermi di nuovo il mio lavoro e di essere di nuovo un medico senza le complicazioni di essere sotto i riflettori."
Gli amici che ti voltano le spalle
"Di recente mi sono imbattuta in quella citazione di Martin Luther King: 'Non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici' - questo è ciò che ancora oggi mi fa male"
"Nel calcio, che si tratti di razzismo, abusi sui minori, tutela degli atleti e rispetto per le cure mediche, è necessario un cambiamento di cultura per cambiare le cose che sono brutte al riguardo".
Carneiro è finita al centro delle polemiche nel 2015 quando Mourinho l'ha criticata per essere corsa in campo per curare Eden Hazard infortunato durante il pareggio per 2-2 del Chelsea contro lo Swansea City. Poco dopo, è stata costretta a lasciare il Chelsea dopo essere stata retrocessa da Mourinho.
Il medico di Gibilterra ha successivamente citato in giudizio sia il club che Mourinho per "discriminazione sessuale" e ha risolto i casi giudiziari contro di loro nel 2016. Carneiro continua a lavorare come medico e ha il suo studio privato a Londra, specializzato in medicina sportiva.
