Collina: "Se c'è qualità il resto non conta. Mi piacerebbe parlare di arbitri senza fare differenze di sesso"

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Collina: "Se c'è qualità il resto non conta. Mi piacerebbe parlare di arbitri senza fare differenze di sesso"

"Se un arbitro ha le qualità, deve poterle sfruttare a prescindere se sia uomo o donna. Se c’è qualità il resto non deve contare. Mi piacerebbe parlare di arbitri senza dover declinare la parola al maschile o al femminile".

"Spero che in futuro ci siano altre Frappart e che questo non costituisca più una stranezza o una notizia", parla così l'ex arbitro Pierluigi Collina, in merito alla prima donna ad arbitrare una partita di Champions League.

Basta differenze e parlare di categorie, questo è il messaggio che lancia il miglior arbitro della storia Collina.

"Arbitrare il Foggia di Zeman era difficile, con il portiere Mancini che calciava lungo per Signori, Rambaudi e Baiano: i tre partivano come missili e seguire lo sviluppo dell’azione era complicato".

Non una finale Mondiale o una finale di Champions League, per Collina era complicatissimo arbitrare le partite del Foggia di Zeman.

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