Nel lungo editoriale per Il Napolista a cura di Massimiliano Gallo, viene spiegato in cosa consiste il "metodo" Giuntoli per silurare l'allenatore: è successo a Napoli, sta per accadere alla Juventus.
"Ieri Ancelotti, oggi Allegri. Dietro l’esonero di un grande allenatore, c’è spesso Cristiano Giuntoli. Fare terra bruciata. Avviare contatti col nuovo tecnico che subentrerà. Ancelotti incassò il tradimento ingoiando amaro in silenzio ripartendo dall’Inghilterra.
Allegri ha un altro stile. Gliel’ha gridato in faccia davanti a tutta Italia. Mentre Giuntoli applaudiva la premiazione sentendosi potente. Da due mesi che Allegri non fa entrare Giuntoli negli spogliatoi. I due non si rivolgono la parola da tempo. A Napoli andò in scena lo stesso film. Cominciò a remare contro già alla fine della prima stagione.
Il Napoli di Ancelotti arrivò secondo con 79 punti e raggiunse i quarti di finale di Europa League. In città fu considerato un mezzo disastro. Ancelotti fu mandato a casa. Fu Giuntoli l’architetto di quell’operazione. Si era liberato di quell’ombra ingombrante. Ha ottenuto i sacrosanti riconoscimenti per lo scudetto ed è andato alla Juventus.
Dove si è presentato con quel ricordo delle trasferte col padre juventino. E poi ha cominciato a lavorare per portare a Torino quell’allenatore del Bologna. Convinto che Thiago Motta sia molto più malleabile di Allegri. Tu chiamalo se vuoi, metodo Giuntoli".
Il futuro di Allegri in bianconero sembra essere segnato soprattutto dopo quanto accaduto ieri al termine della sfida di Coppa Italia e dopo l'alterco con il direttore di TuttoSport: nelle prossime ore dovrebbe essere diramato il comunicato ufficiale sull'esonero del tecnico della Juventus con Paolo Montero pronto a guidare la Vecchia Signora nelle ultime due gare di Serie A.
